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Milano-Matera Il binario della Cultura che unisce

Matera non è sola

Università Cattolica con Matera 2019

Matera non è sola, durante l’anno di Capitale Europea della Cultura. Quello che si temeva sarebbe stato un evento regionale è diventato, invece, un grande volano che ha finito per coinvolgere, a vario titolo, tutto il Paese, tra cui spicca Milano e, soprattutto, l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
La dimostrazione che tra l’ateneo milanese e la Città dei Sassi ci sia un profondo legame, è stata la presentazione, nella cripta sotto l’Aula Magna, un posto unico e quasi sacro, del libro di foto di Aurelio Amendola, “Matera, la Città di pietra”, edito da Treccani, nell’ambito della rassegna “Mater Matera nei chiostri”.
L’evento, inserito nella manifestazione milanese di “Photo Week”, uno dei primi cui ne seguiranno altri per tutto l’anno, è stato organizzato dal Centro di ricerca Letteratura e Cultura dell’Italia Unita, ed ha visto protagonisti la professoressa Antonella Sciarrone Alibrando, prorettore della Cattolica, Elena Di Raddo, professoressa di Storia dell’Arte, Gerardo Casale, Art Director della Treccani, l’autore Aurelio Amendola ed il professore Giuseppe Lupo.
La Cattolica, come ha precisato Antonella Sciarrone, ha risposto subito all’invito di partecipazione agli eventi previsti e stabilito un filo diretto con Matera, sentendosi, in un certo senso, “Lucana”, per essere frequentata da ben 700 studenti provenienti dalla Basilicata, tra i più bravi e con undici professori cattedratici. Una serie di iniziative vedrà le due città faccia a faccia, con confronti diretti con gli studenti , che avverranno proprio a Matera, per approfondire la conoscenza reciproca , tramite la metodologia di insegnamento usata in Largo Gemelli. E’ sicuramente un grande vanto per Matera avere Milano come una delle compartecipi nazionali, segno che la Cultura è vita, al di là di ogni convinzione e appartenenza, soprattutto se a sorreggerla ci sono uomini, come il professore Lupo di Atella, nella certezza che solo con lo scambio e le parole, si possa arrivare ad una effettiva crescita totale.
Lupo stesso, autore della magnifica presentazione del volume, solo dieci giorni di tempo, ha parlato di Matera, che potrebbe attraversare finanche bendato, come la città melograno spaccato , i cui chicchi, che non finiscono mai, rappresentano le molteplici anime della città, figli di una sola madre, ma ognuno differente, come sembra differente Matera se la si incontra proveniente dal mare pugliese o dopo aver attraversato i calanchi millenari della gravina, luoghi dove le parole di pietre ne raccontano la storia ancestrale e lasciano nell’anima dei visitatori, sensazioni uniche, da saper cogliere e farne tesoro per sempre.
Aurelio Amendola, il grande fotografo toscano, ha immortalato, in splendide foto in bianco e nero, la città vera, senza passanti e colpita da una luce particolare, che solo in alcuni momenti del giorno è possibile avere, cosa che lo ha costretto, puntiglioso com’è, ad allungare la sua permanenza, fino a lavoro finito, nonostante la Treccani ne sollecitasse la conclusione.
Amendola, nel suo dinamismo, ama la luce, quella che colpisce, come nella scultura, i punti giusti dei soggetti fotografati. A Matera ci è capitato per caso ed la città lo ha conquistato in un attimo, a tal punto da fargli nascere il desiderio di immortalarla, da par suo, in capolavori che, in collaborazione con la Treccani, faranno il giro d’Italia.
E’ una magnifica occasione, che fa onore alla grande casa editrice romana, fondata il 18 febbraio 1925 da Giovanni Treccani e Giovanni Gentile, che, come ha sottolineato Gerardo Casale, ha trovato in Matera Capitale Europea della Cultura 2019, una ulteriore ottima occasione di divulgazione, suo compito istituzionale, degli avvenimenti più salienti, ritratti in pubblicazioni di assoluto pregio.
E’ stata, in conclusione, una bella serata, che la Cripta può storicamente annoverare tra gli eventi “storici”, che raramente vi trovano svolgimento, alla quale ha partecipato, tra gli altri, anche il professore Francesco Lenoci.
Prossimo appuntamento, sempre della stessa serie e nella stessa sede, sarà “Adriano Olivetti e il primo PC. La grande opportunità perduta”.
Matera 2019, intanto, dopo questa manifestazione ad alto livello, può incastonare un altro gioiello nella sua fascinosa Storia.
Giovanni Labanca