Tutt’altra musica per l’Inter che, dopo un inizio di stagione non certo folgorante, 4 punti conquistati su 12 disponibili nelle prime 4 giornate, ha continuato in un clima di incertezze: qualche filotto di vittorie prontamente seguito da una serie negativa. Già nella giornata inaugurale della stagione l’Inter manifesta tutti i suoi limiti: i tre punti sono del Sassuolo con il risultato finale di 1-0 per i neroverdi. La seconda di campionato i nerazzurri hanno parzialmente riscattato la figuraccia rimediata contro il Sassuolo pareggiando in casa con il Torino per 2-2. Ancora molte difficoltà per Spalletti, ma la vittoria per 3-0 sul Bologna di Pippo Inzaghi sembra spazzare via qualche nube che si ripresenta prontamente la settimana successiva contro il Parma che vince meritatamente la sfida per 1-0. A fine settembre Spalletti sembra aver trovato la quadratura del cerchio portando a casa 7 vittorie consecutive per poi frenare bruscamente contro l’Atalanta. Una sconfitta umiliante (4-1) subita contro la Dea che rimanda i nerazzurri precipitosamente con i piedi per terra. Dopo l’umiliazione di Bergamo l’Inter altalena i risultati portando in cassaforte solo 25 punti in 15 gare disputate passando dalla sconfitta contro la Juventus alla vittoria nel derby d’andata e quella contro il Napoli. Vive le amarezze in Europa, eliminata dalla Champions, e in Coppa Italia, clamorosamente eliminata. Scontanto parlare di problemi di formazione per Luciano Spalletti: Mauro Icardi latita, lo spogliatoio diviso da liti che vogliono Brozovic quale carpio espiatorio perché in rotta con la tifoseria e l’infermeria nerazzurra sempre più piena non consentono molte possibilità di scelta, del turnover neanche a parlarne. Oggi l’Inter in classifica è a -1 dai cugini che hanno meritatamente operato il sorpasso e che lotteranno fino all’ultimo secondo per portare a casa il risultato e conservare la terza posizione in classifica.
la Redazione