';

Io voglio vincere

Antonio Conte vuole una panchina di prestigio per vincere

Antonio Conte esce allo scoperto facendo naufragare miseramente i sogni giallorossi. Dopo il rifiuto alla società capitolina “Roma città speciale con tifosi passionali, ma voglio un progetto per battere chiunque”, l’ex ct azzurro torna sul mercato, per modo di dire, in realtà il tecnico leccese è sul mercato, senza mai uscirne, dall’addio al Chelsea prendendosi un po’ di riposo dai campi di gioco. A questo punto le voci voglio le società più blasonate alla continua riceva di Antonio Conte sia la Juventus, ma lui non sembra particolarmente entusiasta “i matrimoni per esserci devono essere da ambedue le parti. Penso che la Juve abbia iniziato un percorso e penso siano molto contenti di Allegri che sicuramente sta facendo molto bene. Un domani non si sa mai” quanto il Milan e, non ultima, la stessa Inter. Le chiacchiere vorrebbero Antonio Conte seduto sull’altra sponda del Naviglio, quella di fede nerazzurra. Beppe Marotta sta facendo il diavolo a quattro per portare l’ex Chelsea al centro Suning. Il dirigente nerazzurri lo vuole ma la proprietà deve decidere se fare questo investimento e scaricare Spalletti il cui futuro a Milano, almeno sulla parchina nerazzurra, resta sempre più incerto. Marotta continua a fare pressione convincendo la proprietà sulla bontà del cambio in panchina anche in caso di terzo posto in campionato.
L’ultima parola sarà di Suning che deve pensare anche al risvolto economico dell’operazione: liberare Spalletti e il suo staff costerebbe circa 28 milioni di euro lordi alla società, cifra a cui andrebbe aggiunta quella da dare a Conte e ai suoi collaboratori. Un esborso impegnativo ma fattibile e sicuramente utile anche se Spalletti sta comunque riportando la squadra in Champions League. Il ds nerazzurri, comunque, non molla e continua a insistere anche giocando la carta Icardi: se Conte arrivasse all’Inter, la permanenza dell’argentino sarebbe più probabile visto il suo rapporto col suo attuale tecnico. Se Suning fosse realmente interessato all’ex capitano, potrebbe accettare più volentieri il cambio in panchina. Dipende tutto dalla proprietà nerazzurra che in poche settimane deciderà se confermare Spalletti o tentare la carta Conte che si dice molto motivato a rimettersi in gioco in Italia “L’esperienza che ho fatto all’estero mi ha reso più forte, un’esperienza che mi ha reso più completo. La consiglierei a qualsiasi allenatore italiano. Oggi se qualcuno mi chiama sa che io devo incidere con la mia idea di calcio e con il mio metodo. Non sono un gestore. Non credo che l’obiettivo di un allenatore sia fare meno danni possibili.Se pensano questo, le società non mi chiamino”. Antonio Conte è disposto ad accettare solo un progetto vincente. La Roma, “scartata di lusso”, ha qualche problema da risolvere nel dopo Ranieri, traghettatore consapevole. La dirigenza giallorossa sembra non avere un piano B nel cassetto e i nomi che girano sono tanti quanto privi di fondamenta dal momento che la dirigenza non ha concretamente preso iniziativa alcuna. I nomi della lista restano Maurizio Sarri, il più ambito, Gian Piero Gasperini e Marco Giampaolo. L’alternativa giallorossa resta, e piacerebbe molto ai suoi sostenitori, un allenatore a sorpresa ma di indubbia capacità internazionale.
la Redazione