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Quel Diablo è Ibra

Il Biscione è all'erta massima

Quel Diablo è Ibra

Il Biscione è all’erta massima

di Giovanni Labanca

Derby 172. La febbre è alta, data anche la stagione. Sarà una battaglia simile a quelle di Napoleone contro i prussiani, dove si giocherà, diciamolo tanto per dire, si giocherà all’arma bianca fino all’ultimo secondo, dove si sa possono accadere tante di quelle cose che tutti immaginano.

Questa volta c’è un diavolo in più tra le fila rossonere, proprio quelle corna che alla squadra rossonera mancavano per rendere elettrizzante la già carica atmosfera di San Siro. Il popolo rossonero già immagina quello che potrà portare a casa con lo svedese tra le linee nemiche, dettare legge nella difesa nerazzurra. Sentiamo proprio Ibra che più eccitato non può essere, anche se mantiene la proverbiale calma da campione.

Lo so che tutti aspettano me per questo derby e sono d’accordo fino in fondo. Ritrovare l’Inter è una bella sensazione, sia come ex, sia come nuovo del Milan. Cosa volete che faccia, oltre al mio dovere, al mio lavoro. La difesa interista non scherza e bisogna stare attenti a come prenderla. Sarò sottoposto ad un duro marcamento dal quale mi devo ritrarre un po’ fuori e mandare avanti gli altri, con cui dialogare. Un golletto, per naturale legge del pallone, lo devo pur segnare all’amico Handanovic. Già vedo i polsi tremare ai cugini tifosi interisti. Il pallone è così e sono regole che vanno accettate. Giocheremo, comunque, con massima lealtà”.

La bolgia di San Siro non sarà rossonera, perchè il Milan gioca fuori casa e i supporter saranno pochi rispetto agli interisti che non vedono l’ora di battere il Milan ed aumentare ancora il distacco in classifica. Sai che gioia, che goduria, si potrebbe dire.

I capi del Milan hanno il loro pensiero fermo e ce lo conferma proprio Maldini che, visto anche il figlio scendere in campo, sprizza gioia da tutti i pori possibili.

Daniel, il terzo Maldini nella storia rossonera italiano
  Daniel, il terzo Maldini della storia rossonera

Cosa posso dire che già non si sappia o si immagini. Il derby è sempre il derby e nessuno sa come andrà a finire. Noi abbiamo ripreso ad andare avanti con l’arrivo di Ibrahimovic e siamo risaliti in classifica. Il nostro intento è quello di andare avanti e dobbiamo fare tanto per fermare i due fulmini che l’Inter ha nell’attacco. Anche loro devono temerci. Mi auguro solo che ci sia la solita correttezza che contraddistingue le partite stracittadine che devono essere per tutta la città una festa, una giornata da ricordare, nel modo più bello. Offriremo tanto spettacolo e i gli spalti potranno applaudire con sportività quello che il campo dirà. Milano, in fondo, merita sempre il meglio ed il meglio avrà sempre. Il mio pronostico è un bel pari, a meno che il nostro nuovo acquisto non dia il colpo giusto. Ragazzi, pensiamo a divertirci che il calcio è bello e noi dovremo fare il possibile per renderlo ancora più bello”.

Il Biscione farà bene ad armarsi di ben fatte corazze, ma non starà certo a guardare, con quei cannoni lì davanti.

Stadio5 sarà tanto felice di vedere uno dei derby che poi passerà alla storia, come gli altri. In questi casi, chi vi scrive, dice solo: vinca il migliore, vinca lo sport.