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Spezia-Roma 0-1

La partita di Leopardi

Spezia-Roma 0-1

La partita di Leopardi

di Giovanni Labanca

Cominciamo dalla fine e poi riavvolgiamo il nastro di questa partita che potremmo definire dell’Infinito, come piaceva al ragazzo di Recanati. Fino al 90’, non si è visto granché, tranne qualche occasione e tanti rudi falli. L’arbitro Fabbri, tuttavia, ha tenuto bene in pugno la partita che, visto l’andazzo, sarebbe stata un equo pareggio tra i giallorossi e gli spezzini. La squadra ad avere più bisogno di vincere era certamente la Roma, che non sembrava decisa e convinta dei suoi mezzi. Lo Spezia, dal canto suo, stava al gioco perché un punto è pur sempre un punto e di questi tempi, non sarebbe stato male. Dopo un lungo tira e molla, allo stadio Picco, succede quanto basta a ripagare il prezzo del biglietto e ai giallorossi di portarsi a casa il carico pesante dei tre punti, che danno a Mourinho (in tribuna per l’espulsione) e al sostituto Foti il sorriso perso da tempo. Vediamo che succede. Tre minuti di recupero. 91’, occasione per la

Risole tutto Abraham
Risole tutto Abraham

Roma con Shomurodov che, sciagurato, da pochi passi non riesce a ribadire in rete un facile pallone giocato alla grande da Mkhitaryan. Cambio Roma che mette dentro Bove al posto di Mkhitaryan. 93’, traversa di Zaniolo da due passi, sulla respinta Abraham non è lesto a ribadire in gol. Non è finita. 95’, il VAR vede un calcio di Maggiore a Zaniolo e decreta il calcio di rigore per i giallorossi, che Abraham trasforma nella vittoria capitolina. Siamo al 98’ e Fabbri manda tutti negli spogliatoi, non senza le inevitabili polemiche che fanno da contorno ad una partita nervosa. Il secondo tempo va raccontato perché diverso dal noioso primo. Protagonista in assoluto è il portiere Provedel, che si oppone, in più di una occasione, ai crescenti tentativi romanisti. Thiago Motta lascia fuori Gyasi e Maggiore. Al 3’, Mancini impegna severamente il portiere spezzino, che subito dopo respinge anche un tentativo di Pellegrini, dal limite. La squadra di casa risponde, al 17’, con un notevole spunto di Verde che esce di poco. Pellegrini risponde con un grande azione, il cui tiro, sporcato da Provedel si stampa sul palo. Dopo momenti di fuochi d’artificio, i toni, via via si spengono, da segnalare una punizione di Verde senza pretese e l’espulsione di Amian per doppio giallo in pochi minuti, tra le vibranti proteste di mister Motta. Lo Spezia, ora in dieci, ha paura e la Roma ne approfitta, fino ad arrivare all’episodio finale del rigore al 98’. Tutto sommato, la compagine ligure non avrebbe demeritato il pari, ma il calcio è fatto di strani episodi e lo devi prendere così com’è. Lo Spezia rimane fermo a 28 punti, mentre i figli della Lupa potrebbero appaiare la Lazio, se non superarla, se non facesse risultato contro il Napoli.