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Inter-Atalanta 1-0 Vittoria da brivido

Involuzione interista

Inter-Atalanta 1-0  Vittoria da brivido

Involuzione interista

di Giovanni Labanca

Il clou della giornata numero 27 è stato lo scontro tra “fratelli” nerazzurri, con un risultato inverso all’andamento della partita: la Dea di Bergamo ha dominato l’incontro in lungo e largo e il Biscione. a dispetto, ha portato a casa vittoria e tre punti, ribadendo la sua posizione in testa alla classifica. Gloria a Skriniar. Succede nel calcio. L’Inter sembra, ormai, avviata a vincere lo scudetto, dopo aver respinto l’insidia orobica, anche se con tanta fatica. Qualcosa non ha funzionato a dovere in questa tattica “Sputnik”, imperniata sugli scatti forsennati di Lukaku che, per dirla tutta, ha fallito almeno quattro limpide occasioni, che fanno il paio con quelle buttate al vento da Lautaro Martinez, tornato a livelli mediocri, se non riesce più a sferrare il colpo decisivo e sbaglia appoggi elementari.

È Milan Skriniar l'eroe di giornata
Milan Skriniar l’eroe di giornata

Al contrario, si esalta in porta il serio Hibraimovic che salva la squadra da un sicuro naufragio interno, che avrebbe fatto tremare i polsi al preoccupatissimo Conte, sempre in polemica con il fischietto di turno. Il bomber belga è stanco ed arriva sotto rete poco lucido e sbaglia l’inverosimile, tenendo sempre in partita l’Atalanta che, manco se c fosse bisogno, è un bel vedere a centrocampo per la geometria degli schemi e la caparbietà nel cercare il gol, anche se, inspiegabilmente, tiene in panchina un certo Muriel, un pezzo da novanta dell’area di rigore. L’Inter, questo il succo della sua nuova filosofia, salta completamente metà campo,per i lanci lunghi scagliati verso il nuovo povero “Mennea”, che, caricato come un toro, se la deve sbrigare da solo, tanto corre veloce, eludendo anche la collaborazione dei compagni, lasciati sempre lontani dalla manovra. Il gioco a lungo andare stanca e di questo mister Antonio si sarà reso conto, per cui dovrà tornare al gioco normale per sfruttare l’ultimo stadio del gigante buono, se ne vuole il massimo rendimento e chiudere la partita anzitempo. Finora è sempre andata bene, ma le batterie si scaricano anche alle Ferrari e, prima che si collassino del tutto, hanno bisogno di essere ricaricate come si faceva un tempo, con una buona dose di acqua distillata. Fossimo in Conte, lasceremmo ai box il gigante buono per una partita, tanto non gli sarebbe difficile trovare un degno sostituto a centro dell’attacco, per battere il Torino. Adesso è il momento giusto per fare pit stop e rivedere anche la valutazione di Vidal, un mediano ombra che non è sicurezza anche nel ruolo di diga contro gli indiavolati uomini di Gasperini. L’Inter, detto in poche parole, non deve perdere concentrazione proprio adesso e dovrebbe eliminare certe sbavature pure in difesa, dove è tornato, per fortuna, a fare da padrone colui che è stato bersaglio da feroci critiche, fino a qualche partita fa. L’Atalanta è sempre la solita. Ben messa in campo in ogni ordine e posto, esalta il suo gioco aggressivo con Ilicic e Zapata, che hanno fatto impaurire non poco i difensori interisti, costretti ad allargarsi pericolosamente, in più di qualche occasione. Tramontato il sogno scudetto, deve rivolgere le sue attenzioni contro il Real Madrid e sperare nel  passaggio del turno, che non necessariamente dovrà essere un miracolo, ma una normale operazione Champions, da squadra matura. Il canuto mister sa il fatto suo e contro i blancos farà giocare la migliore formazione dell’anno. L’Inter, verso la volata finale, non avrà ostacoli insormontabili tali da frenargli la corsa, ma un occhio al carro bisogno che lo dia sempre, per evitare brutte sorprese.