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Ciclismo – Pinzolo-Laghi di Cancano, il brivido tra le vette

Pinzolo Pinzolo

Ciclismo – Pinzolo-Laghi di  Cancano, il brivido tra le vette

di Giovanni Labanca

Chi transiterà per primo a mano alzate sotto lo striscione più alto d’Italia sarà il re che porterà a Milano la Maglia Rosa alla Madonnina.

È un modo come un altro per dire che questa è la tappa verità che indicherà, salvo sorprese, il vincitore del Giro n 103. È il tappone per antonomasia, quello che come giudice inflessibile emana il verdetto sportivo inappellabile. Può anche non accadere, ma difficilmente chi domina lo Stelvio non arriva a Milano con lo scettro del vincitore. Tremano le gambe a tutti se guardano la planimetria della tappa, a cominciare dai nostri Nibali, Pozzovivo con Sagan e altri tre o quattro che di scalate se ne intendono e aspettano questo giorno con ansia liberatoria. Sanno che è l’ultima possibilità di togliere il Rosa dalle spalle di Almeida che, quatto quatto, è arrivato a tenerla da quindici giornate e che farà tutti gli sforzi, se gli sono rimaste ancora forze sufficienti per resistere agli attacchi concentrici che gli verranno sferrati da ogni parte. La planimetria, dicevamo, mette tutti a terra e parla chiaro con il GPM dello Stelvio, il re delle montagne, con la Cima Coppi  alla bellezza di 2758 metri di altezza, scalato dalla parte più difficile, con la speranza che la neve non faccia un brutto scherzo agli organizzatori. Seguono i GPM  Campo Carlo Magno, Hofmandjoch, Castrin,Torri di Fraele, con due tornanti, per arrivare ai Laghi di Cancano.

Laghi di Cancano
Laghi di Cancano

Sarà uno spettacolo di bellezze naturali, nel Parco dello Stelvio, con la speranza che i corridori non si distraggano troppo. Grazie alla Rai e al professore-scrittore Fabio Genovesi impareremo tante cose delle montagne e dei tesori che conservano per l’umanità. Anticipiamone qualcuna, a cominciare da Pinzolo. L’attività principale è, logicamente, l’agricoltura, l’allevamento della razza “paesana” della mucca Sendena, dal latte delle quali vengono fuori i formaggi più buoni della valle. Caratteristica è la strada degli emigranti, formata da 92 piastre di granito, tante quante sono le città e i continenti che gli abitanti di Pinzolo hanno visitato per trovare lavoro. I salami da queste parti sono eccezionali e i contadini si spostano, da novembre fino alla fine della quaresima, verso la pianura, per fare poi ritorno al solito accudire i campi e le bestie. L’orso bruno, come contorno, fa buona compagnia agli abitanti e ai turisti. Una curiosità da segnalare è il Taron, un dialetto strettissimo che usavano tra di loro gli emigranti, per non farsi capire dagli altri.

La Valtellina, con Sondrio capofila, è il paradiso del vino. Le uve crescono su terrazzamenti che ne favoriscono la maturazione in un modo tutto particolare, soprattutto dell’esclusivo Nebiolo. Citiamo qualche altra “bellezza” della zona, come i pizzoccheri, la bresaola, il Braulio, uno dei più antichi liquori esistenti. Altre ricchezze della Valtellina sono le dighe per la produzione di energia elettrica e le Ferriere Corneliane.

Fermiamoci qui e prepariamoci a godere con salami e vini sui tavoli, una delle tappe che sarà la più spettacolare di questa edizione della Corsa Rosa.