Etichetta specializzata in musica jazz LoFi, MONDOLOFI (www.kdope.it) si dedica alla scoperta di talenti emergenti, promuovendo sonorità rilassanti e vintage per un pubblico contemporaneo. Quanto sembra facile definire la poetica LoFi: si potrebbe senza tema di smentita farla derivare dal primitivismo (dal realismo- dal postmodernismo, dall’arcaismo. Si farebbe prima a dire cosa non è: non e il vintage – non è il wabi-sabi dell’estetica giapponese – non è il rustico dei panini al salame e vino caratteristici del nostro passato agricolo. Non è decostruzione – non è filosofia, non è malinconia – non è tristezza – non è distacco.
Ciò che nel LoFi sembra essere “sporcatura” in realtà rimanda a immediatezza ad autenticità – a qualcosa di umano – al calore del passato, opponendosi a tutto quello che ne costituisce il contrario: il mercato – il non umano, le macchine – il digitale. LoFi è abitare mondi inaspettati ricchi di suggestioni insieme ancestrali e futuriste. Cos’è MONDOLOFI? Lo dicono coloro che stanno dietro a MONDOLOFI: “È una realtà che racconta atmosfere proprie della musica LoFi, genere ancora di nicchia per i più. Contrariamente a una delle caratteristiche della musica LoFi, che agisce prevalentemente su loop, nello specifico MONDOLOFI si dedica in toto alla pubblicazione di interi brani jazz lofizzati”.
https://open.spotify.com/playlist/5Mx37pfCZa2VucGPmegLNh
Quindi è una realtà unica al mondo che non ha concorrenza? “Diremmo di si, tanto per l’originalità dei brani, quanto per la quantità (sono pubblicati sui principali digital store, oltre 8000 brani)”, dice Stefano Somalvico. E MONDOLOFI non si aprirà anche ad altri generi. “Crediamo sia importante restare in questa nicchia”. Nelle sua divagazioni e differenziazioni MONDOLOFI è stato inglobato e incubato da MagNote, un esperimento di “lofizzazione del principio” che regge la filosofia di MONDOLOFI Un’agendina ricca di pagine sul quale prendere appunti.
Ma chi c’è dietro MONDOLOFI? Stefano Somalvico, che è il producer del jazz (che poi viene sporcato da Davide “Kypa” Bolzoni e Kdope editore che ha creduto in questo progetto visionario. Quando e perché è nato MONDOLOFI? L’operazione ha visto la luce nel 2021 per necessità di sperimentare nuove sonorità. MONDOLOFI non avrà uno sviluppo mainstream, anzi: è un vero laboratorio sonoro.
Obiettivi per il futuro? Lofizzare altri 8000 brani.
E cercare nuove strade, nuovi artisti e nuovi orizzonti.
Come è possibile sottoporre dei brani?
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