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UNA SVOLTA GREEN IN COSTITUZIONE

Si affermano nella nella Carta dei diritti fondamentali i principi di tutela dell’ambiente e salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni

La Costituzione tutela anche la biodiversità La Costituzione tutela anche la biodiversità

UNA SVOLTA GREEN IN COSTITUZIONE

Si affermano nella nella Carta dei diritti fondamentali i principi di tutela dell’ambiente e salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni

Avv. Adriana Sara Pozzi

Unitamente alle certificazioni verdi Covid-19 per lo svolgimento in sicurezza delle attività nell’ambito del sistema educativo, scolastico e formativo, l’Assemblea della Camera ha, finalmente, approvato con la maggioranza dei due terzi dei componenti, la legge costituzionale sulla tutela dell’ambiente.

Modificati gli articoli 9 e 41 della Carta Costituzionale
Modificati gli articoli 9 e 41 della Carta Costituzionale

La fondamentale, storica ed improcrastinabile svolta green avviene mediante la modifica degli articoli 9 e 41 della Carta Costituzionale.

In particolare, l’articolo 9, in virtù del quale “la Repubblica lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, nella sua versione novellata prevederà la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.

Il nuovo testo è collegato con il programma di transizione ecologica, il cui piano prevede il rafforzamento della messa in sicurezza del territorio e tutele contro il rischio idrogeologico, la salvaguardia delle aree verdi e della biodiversità, interventi di forestazione urbana e la digitalizzazione dei parchi.

Si tratta di un passo doveroso, necessario ed assolutamente in linea con la nuova consapevolezza ecologica, basti pensare che l’Italia detiene, purtroppo, il triste primato di procedure d’infrazione e di violazione di direttive europee in materia ambientale e di leggi sul clima.

Tuteliamo l'ambiente
Tuteliamo l’ambiente

L’articolo 41 della Costituzione sancisce la libertà dell’iniziativa economica privata, purché non si svolga in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana la legge determina i programmi e i controlli opportuni affinché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. Nella versione novellata si aggiunge che l’iniziativa economica non può svolgersi in modo da arrecare danno alla salute e all’ambiente.

D’ora in avanti le attività economiche potranno essere esercitate solo a condizione che esse siano rispettose della salvaguardia dell’ambiente.

Sebbene possa al momento risultare utopica, l’introduzione di principi ecologici deve essere accolta con estremo favore ed entusiasmo poiché dimostra la presa di coscienza del legislatore, allineata ad una nuova visione socioculturale, e la volontà di recepire le direttive europee, divenendo il ventiduesimo Stato dell’Unione ad introdurre la tutela e la salvaguardia dell’ambiente in Costituzione.

Il legislatore prevede, inoltre, l’introduzione di misure per il riconoscimento di maggiori tutele anche in capo agli animali, materia attualmente regolata dalla Legge 14 agosto 1991 n. 281, relativa agli animali da affezione ed alla prevenzione del randagismo, che in particolare, all’articolo 1 recita: “Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, il maltrattamento ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente”.

In attuazione dell’appena citata Legge 281/1991, la Legge della Regione Lombardia 20 luglio 2006 n. 16 all’articolo 1 garantisce la protezione e la tutela degli animali domestici, ne sancisce il diritto alla dignità di esseri viventi ed il rispetto delle loro esigente fisiologiche ed etologiche, condanna ogni tipo di maltrattamento e l’abbandono.

Un futuro più green
Un futuro più green

La cristallizzazione del principio di salvaguardia dell’ambiente e tutela degli animali in norme di rango costituzionale è un importante passo verso una nuova sensibilità, che peraltro, come spesso accade, era stata anticipata dalla giurisprudenza. Basti pensare al passaggio dalle pronunce delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, che con quattro sentenze dell’11 novembre 2008 negavano l’esistenza e la meritevolezza di tutela del diritto della persona alla relazione con l’animale domestico che, in quanto costituzionalmente non protetto, non dava luogo a nessun diritto al risarcimento del danno non patrimoniale per la perdita dell’animale causata da fatto o colpa di terzo, ai più recenti orientamenti della giurisprudenza di merito che ha riconosciuto il diritto all’animale da compagnia ritenendolo tutelato ai sensi dell’articolo 2 della costituzione (Tribunale di Venezia, 17 dicembre 2020 n. 1936 e Tribunale di Pavia 17 settembre 2016 n. 1266).