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Giro – Matera-Brindisi

Quattro passi nella Magna Grecia

Brindisi: i rioni Commenda e Cappuccini Brindisi: i rioni Commenda e Cappuccini

Giro – Matera-Brindisi

Quattro passi nella Magna Grecia

di Giovanni Labanca

La bella tappa di ieri, da Castrovillari a Matera, ci ha mostrato un mondo nuovo, fino a qualche anno fa ignorato colpevolmente, che dal 1990 è diventato il Parco Naturalistico più grande d’Europa, oggi realtà che affascina e che richiama turisti e semplici visitatori per le sue incomparabili bellezze che avevano bisogno di essere solo mostrate al mondo con più decisione e convinzioni. Ieri è successo con la tappa del Giro che lo ha attraversato per finire, dopo 188 chilometri nella città dei Sassi o meglio, della Cultura del 2019 , che ha  costituita un’attrazione a tutto spiano, da classificarla tra le città più visitata. Continua il suo fascino ad ammaliare visitatori da tutto il mondo. Quello che abbiamo visto ieri, comodamente seduti in poltrona, è stata una goduria unica mostrata dalla telecronaca della Rai che con i suoi mezzi terrestri e volanti, con i telecronisti attenti e preparati ci ha servito il Parco del Pollino su di un piatto d’argento che farà tanto bene già falla prossima stagione estiva e, perchè no, anche da quella invernale, se il cielo ci assisterà, in tutti i sensi, e il maledetto corona virus si cercherà altri lidi in cui svernare. Un grazie grande grande vola verso via Mazzini a Roma per il servizio pubblico che, finalmente, sta svolgendo e per cui è profumatamente pagata. Quante cose stiamo imparando, anche noi di una certa età.

Metaponto: testimonianza archeologica della Magna Grecia
Metaponto: testimonianza archeologica della Magna Grecia

La carovana stamattina lascia Matera e plana verso il mar Jonio, attraversa il Metapontino e poi vola in direzione Brindisi. Le emozioni saranno tante, perchè tanto è successo in questo fertile lembo di terra, in quella che fu la Magna Grecia, formata, via via dopo la guerra di Troia , rasa al suolo dai  Greci di Agamennone, avidi non solo di donne e vestali,ma del potere economico che quella città rappresentava. La storia di Menelao che rivoleva la sua Elena fu un semplice pretesto. Sta di fatto, che migliaia di troiani cercarono scampo al di là del mare e lo trovarono dove si misero a fondare città dovunque ci fossero state le condizioni giuste. Enea, con Anchise sulle spalle, andò verso la Sicilia ad incontrare la bella Didone, mentre Diomede, il mio eroe preferito, si inoltrò in quella che oggi è la Puglia, in buona compagnia dei Messapi. I girini, in pieno relax tra aranceti sconfinati ed altri preziosi frutti ed eccellente verdure, pedaleranno in quello che una volta era Metaponto, città oltre il mare, fondata dai profughi greci dell’Acaia ,nel VII secolo a.c., guidati addirittura da Nestore, divenuta in poco tempo, una città tra le più forti di allora, già in grado di rivaleggiare con la vicina nemica Taranto.In campo culturale, oltre che militare, Metaponto si distinse per la fondazione di numerose scuole, la più importanti delle quali fu quella di quell’antipatico di Pitagora, che vi trascorse gran parte della vita a inventarsi teoremi e formule varie. Sono ben visibili le Tavole Palatine a testimonianza dell’importante del luogo. La sua fortuna cominciò a decadere quando ebbe l’ardire di ospitare Annibale, braccato dai romani, che, come è stato sempre noto, in fatto di vendette erano maestri e ridussero Metaponto ad semplice castrum. Oggi, un bel museo archeologico offre la possibilità ai tanti visitatori, reperti storici di grande valore su un’epoca molto interessante dal punto di vista storico. La bella spiaggia e le strutture ricettive che si sono insediate nel suo territorio ne fanno un centro turistico di prima qualità, da far venire voglia, anche di questi tempi di una bagnetto nelle sue azzurre accque.

La corsa va e Taranto si avvicina. Capoluogo di provincia di 195 mila abitanti, è famosa oggi per la situazione di quella che era la sua maggiore e redditizia industria:l’Ilva. C’è crisi economica che tarda ad  essere risolta. Ha conosciuto un passato assai ricco quando, anch’essa colonia della Magna Grecia fondata dagli spartani nell’VIII secolo a.c., divenne la più potente colonia greca, fino a quando, alleatosi con Pirro nelle famose querre pirriche, Roma ebbe il sopravvento e ne fece una colonia preziosa, soprattutto per la sua posizione geografica, al centro del golfo. Oggi, come dicevamo, attraversa un brutto periodo economico che tarda ad essere risolto. Consolazione era il suo magnifico arsenale militare, ridotto a quasi una semplice officina per natanti. Orgoglio della città rimane il ponte girevole che si apriva per il passaggio delle grandi navi da guerra,ponte che, anche lui, è in crisi e si apre sempre più in rare occasioni.

Brindisi: la storia sommersa
Brindisi: la storia sommersa

Queste cose i girini lo sanno e se ne rammaricano. Il loro pensiero adesso è arrivare a Brindisi per un traguardo di prestigio.

Questa città ha avuta la fortuna di essere in una posizione geografica particolare, che gli fornisce un porto naturale, sbocco verso l’oriente. Era il porto dei romani, come oggi è un grande porto turistico, verso la Grecia. Città di 90 mila abitanti,fondata nel XVII a.c., ha conosciuta grande fortuna, fino ad essere uno dei centri colonici più fiorenti. Per la sua importanza strategica, Roma ne aveva fatto il suo porto e centro culturale visitato dai poeti e storici romani, dove purtroppo vi perse la vita il grande poeta dell’Eneide Virgilio, di ritorno da un viaggio in Grecia.Dal suo porto sono partite anche le crociate,mentre oggi sono le navi e i piroscafi a traghettare milioni di turisti sull’atra sponda dell’Adriatico e dell’Egeo. L’industri più fiorente, come si sa, è il turismo, mente si lasciano cadere al opportunità di impresa. E’ una bella città e per i turisti per un giorno speciale si è fatta ancora più bella ed accogliente. Vedremo chi ne sarà il Re fra qualche ora,visto che i pretendenti al trono sono tanti.