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Fiorentina 0 Inter 2

Il profumo del Giglio inebria l'Inter

Fiorentina 0 Inter 2

Il profumo del Giglio inebria l’Inter

di Giovanni Labanca

La prima delle partite difficili, del tour di ferro di questo inizio del girone di ritorno è stata brillantemente vinta, con esuberanza impressionante. Troppa grazia Sant’Antonio, verrebbe voglia di scrivere dopo la prova che i nerazzurri hanno fornito al Franchi, in netto contrasto con la sfortunata esibizione contro la Juve, sul cui esito si discute ancora la modalità che ne ha condizionato non poco il finale.

Inter momentaneamente in testa alla classifica
Inter momentaneamente in testa alla classifica

Già quella sera l’Inter non aveva demeritato, ma fattori alieni alla logica del calcio si erano intrufolati nella mente di alcuni calciatori, fino al classico harakiri. Acqua passata, come ci dimostra l’Arno, dove di panni da sciacquare non ci sono. I ragazzi di Conte, sistemato in tribuna con tanto di radiolina, quella riservata agli squalificati, erano chiamati ad una ennesima prova del nove. Non è sembrato vero ai giocatori non sentire le sue grida ad ogni azione, tanto erano già pieni nella mente dei dettami del mister, che si sarà fatto sentire ,eccome, in settimana. Il rientro di Lukaku ha ridato forza all’attacco ed ha permesso a Lautaro di tirare il fiato, mentre il centrocampo ha fatto a meno di Erikson, dando prova di compattezza e forza, tanto da mettere i viola all’angolo sin dal primo momento. Questi, per la verità, privi anche di Ribéry, hanno perso gran forza del loro potenziale, a cui Pradelli ha potuto rimediare solo in parte. L’Inter ha fatto la sua bella partita, che ha portato

L'inarrestabile Barella rende tutto più facile
L’inarrestabile Barella rende tutto più facile

dalla sua parte con una conclusione da applausi di Barella, al 31′, contro la quale il barbuto Dragowski nulla ha potuto, contrariamente a quello che era riuscito a fare in inizio di partita. Barella ha sfoderato tutte le migliori doti di potenza, da meritare un bel 7 e mezzo, al di sopra di tutti. Ha trascinato la squadra e fatto capire che un perno insostituibile della compagine sia lui. Contento Conte che anche nei cambi non ha sbagliato, favorito dal risultato e dalla troppa differenza sulla bilancia del rendimento, con i gigliati. Una serata tranquilla, finalmente, come si spera possano essere le successive, che vedranno i nerazzurri in trincea, dove dovranno dimostrare che non sarebbe uno scandalo se la Beneamata si cucisse il triangolino tricolore sul petto troppo sguarnito. A questa operazione dimostra di poter concorrere non poco anche Perisic, senza escludere gli altri, che ha raddoppiato facile facile il bottino. Tutti felici e contenti, finanche Handanovic che ha salvato la porta in almeno due occasioni, possono tornare a Milano con l’animo sereno e propositivo. A chi gioca interessa, ovviamente, anche l’andamento delle trattative che il presidente spera di portare in porto, visto che la situazione economica generale non è tanto allegra. Alcuni, i soliti ben informati, danno per certo che alla fine mollerà il giocattolo, non appena troverà la cordata giusta. Questa operazione influisce non poco sul clima generale, ma sa di poter contare su uomini leali che, con lui in testa, vogliono avere tra le mani una bandiera da piantare sulla vetta della montagna del pallone. Lasciamo tutti in santa pace, a godersi questa significativa vittoria in terra di Toscana.