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Ci lascia un altro amico della Stampa Sportiva

Giuseppe Rovere, fondatore e direttore di San Siro Calcio

Giuseppe Rovere Giuseppe Rovere

Ci lascia un altro amico della Stampa Sportiva

Giuseppe Rovere, fondatore  e direttore di San Siro Calcio

Giovanni Labanca

Lunedì scorso è stato un altro brutto giorno per la Stampa Sportiva: si è spento a 81 anni Giuseppe Rovere, grande uomo di sport, imprenditore. “San Siro Calcio”, per oltre 30 anni ha accompagnato i tifosi di Inter e Milan allo stadio, come giornale free press. Non c’era  tifoso che non varcasse i cancelli senza avere sotto braccio quello che era considerato una specie di Bibbia del tifoso per la completezza delle informazioni che conteneva sull’Inter e sul Milan. Una tragedia per la famiglia, ma ancora più tragedia se riflettiamo su come la maledetta sorte ce lo ha tolto. Investito da uno sciagurato sulle strisce pedonali, è stato subito ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico, dove giungeva con traumi vari, soprattutto alla testa, con danni al cervello. La speranza, quando si dice che è l’ultima a morire, lo ha tenuto in vita, grazie al grande lavoro degli specialisti che, quasi fosse un miracolo, lo avevano riportato in condizioni accettabili di vita, tanto che, dopo un altro lungo periodo di riabilitazione in una clinica specializzata milanese, era stato regolarmente dimesso per il ritorno a casa, finalmente. Il destino, però, quel maledetto, con una febbre altissima all’ultimo momento, lo bloccava sull’uscio, colpito da quello che ormai è la peste del secolo. Il coronavirus, in soli due giorni, lo ha strappato definitivamente alla vita, all’affetto della moglie Silvana, dei figli Andrea e Roberto e degli amatissimi nipoti. Ora si piange, ci si dispera, e si impreca anche contro il delinquente che lo ha travolto con il suo cagnolino.

Ho cercato io l’incontro con lui. Mancava su San Siro Calcio, una rubrica dedicata ai Club. Gliela ho proposta e l’idea si trasformò subito in un bel paginone, a disposizione dei Milan e Inter Club del mondo. Oltre al calcio, ha seguito una infinità di Giri d’Italia e Milano-San Remo oltre ai concerti di San Siro.

Completavano la redazione altre firme di prestigio come Bruno Pizzul, Gianluca Rossi, Tiziano Crudele, Luigi Sada, Laura Tangari, Luigi Colombo ed altri. Una vera famiglia attorno ad un padre premuroso ed instancabile. Cresciuto nel mondo pubblicitario, aveva il fiuto del contatto con imprenditori di ogni genere, organizzando anche avvenimenti sportivi di gran pregio. Gli piaceva essere il primo per certe cose e ci riusciva. Ha portato avanti la sua creatura con enormi sacrifici anche economici, soprattutto quando il mercato batteva la fiacca. Lui, il Beppe per gli amici, doveva essere presente a San Siro a tutti i costi. Quante pagine ci vorrebbero per parlare della sua lunga carriera. Tutto poi si riduce in poche parole: abbiamo perso un grande padre, un grande giornalista, un magnifico uomo che porteremo sempre nel cuore.

Beppe, ti salutiamo tutti insieme, compresa la redazione di Stadio5. Ti salutiamo, ma lasceremo sempre una pagina nei nostri cuori, se dovessi venirti voglia di scrivere un pezzo da lassù, dove tanti amici ti hanno già assegnato una bella scrivania, che dovrai, però, tenere in ordine.