Fiorentina-Inter 1-3 Grande prova di forza e carattere dei nerazzurri
Serenità in campo anche se sotto di un gol, Darmian, Dzeko e Perisic riportano l’Inter momentaneamente in testa alla classifica
di Severa Bisceglia
Grande prova di carattere quella messa in campo al Franchi dall’Inter. Sotto di un gol nei primi minuti di gioco, ma c’è tempo per recuperare, e così è stato. L’Inter è attesa ancora a confermare le sue capacità nel dopo Conte, ma possiamo dire che Simone Inzaghi è decisamente sulla buona strada. Questa Inter sa vincere in scioltezza, come accaduto contro il Bologna, ma sa anche soffrire senza perdere la consapevolezza delle proprie capacità, lo dimostrano la vittoria di ieri sera contro la Fiorentina e la vittoria contro il Verona. Nulla ha potuto la Fiorentina, 18 gol realizzati nelle prime cinque giornate dicono che l’Inter è una macchina da gol. Al Franchi i padroni di casa passano in vantaggio al 23’ con Sottili, su assist di Gonzalez, colpevole anche la distrazione di Skriniar, che da due passi la mette dentro. L’Inter deve recuperare, proprio come accaduto contro il Verona, ma non c’è fretta e
non bisogna perdere la concentrazione. L’impegno inizia a dare i suoi frutti, al 52’ Dzeko per Barella che serve Darmian, questi trafigge Dragowski con una rasoiata ed è 1-1. Ora i ragazzi sanno che devono solo riordinare le idee e continuare a giocare come sanno fare quasi a memoria. Tre minuti dopo arriva il vantaggio nerazzurri sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Çalhanoglu calcia al centro dell’area e Dzeko vola più in alto di tutti e gonfia la rete per la seconda volta. È fatta, l’Inter ha in mano la partita e la chiude all’87’ con Perisic, servito da Gagliardini, che deve solo mettere dentro la palla del definitivo 3-1. Questo avvio di stagione che preoccupava molto i tifosi nerazzurri per l’abbandono del guerriero Antonio Conte, si può definire più che soddisfacente, sarebbe stato super senza il pareggio contro la Sampdoria, e i sostenitori nerazzurri possono stare più tranquilli ma non troppo, parliamo pur sempre della Pazza Inter.