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Corsa Rosa, pedalata tra cultura, storia e bellezze dello Stivale

I particolari del Giro d'Italia numero 104

Giro d'Italia 2021 Giro d'Italia 2021

Corsa Rosa, pedalata tra cultura, storia e bellezze dello Stivale

I particolari del Giro d’Italia numero 104

di Giovanni Labanca e Luigi Sada

Da Torino a Milano, un filo rosa unisce il nostro Bel Paese da ieri al 30 maggio.

Dalla Mole Antonelliana alla Madonnina per 3479,9 km, nella scia dei 160 anni dell’Unità d’Italia, dei settecento anni della morte di Dante Alighieri, del 90° compleanno della Maglia Rosa (indossata per la prima volta nel 1931 – prima tappa vinta da Learco Guerra e Giro vinto da Francesco Camusso), sorvolando  maestose montagne, paesaggi, borghi e città.

Anticiperemo le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, rinverdiremo il ricordo di grandi campioni, lustro del ciclismo e del Giro d’Italia, tutti  ingredienti esaltanti della Corsa Rosa che, dall’8 al 30 maggio, terrà sveglio il popolo dei tifosi e degli appassionati italiani, sempre più legati sentimentalmente ad una delle corse più belle del mondo, frutto del lavoro di Mario Vegni e della RCS.

Le squadre partecipanti sono 23, per un totale di 184 corridori. L’organizzazione ha invitato alla corsa rosa tre team italiani:Vini Zabù, Bardiani Csf Faizanè e Eolo Cometa. Ecco le altre compagini: AGR 2, Astana, Bahrain Victorius, Bora, Cofidis, Deceuninck, EF Educatio, Groupama-FDj, Ineos, Ineos, Wanty-Gobert, Israel, Jumbo-Visma, Lotto Saudal, Movistar, Qhubeca-Assos, Team BikeExchange, Team Dsm, Trek Segafredo, Uae Emirates, Alpecin-Fenix.Androni-Sidermec.

I corridori favoriti e più in forma del momento, provenienti quasi tutti dalle grandi corse del Nord, sembrano il campione del Mondo in carica Julian Alaphilippe, Egan Bernal, Remco Evenepoel, Vincenzo Nibali, Bauke Ciccone, Filippo Ganna, il re dello sprint, Daniel Martinez, Alexander Vlasov, Mikel Landa, Pello Bilbao, Thibaut Pinot, Emanuel Buchmann, Marc Soler, Caleb Ewan, Elia Viviani, Davide Dekker, Peter Sagan.

Domenico Pozzovivo e  Davide Formolo completano la lista degli italiani.

Il Giro ha tante qualità, è stato ben disegnato, è ben equilibrato, come ha commentato il CT della Nazionale Davide Cassani. Ha meno tappe a cronometro e scalate meno proibitive, per dare maggiore respiro alla corsa stessa. Prepariamoci, dunque, ad assistere ad una gara che viene dalla tradizione e che vuol rimanere sempre più saldamente una delle più belle ed appetite del mondo. Cercheremo, brevemente, di raccontarne il percorso, avendo cura di segnalare quanto di più bello ed interessante incontreremo durante i 3.450   chilometri, nelle tre settimane del mese di maggio, quello delle Rose, appunto. Saranno 21 le tappe che attraverseranno Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia, Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Puglia, Toscana, Trentino, Umbria, Veneto.

Giro d'Italia
Giro d’Italia

La Grande Partenza e la prima settimana

Torino e la Regione Piemonte hanno ospitato ieri, dopo dieci anni, la Grande Partenza del Giro d’Italia edizione 104, per onorare il 160° Anniversario dell’Unità d’Italia.

La prima frazione sarà una cronometro individuale di 9 chilometri, per le vie di Torino; la seconda, una tappa per velocisti, da Stupinigi (Nichelino) a Novara (173 chilometri); la terza partirà da Biella per concludersi a Canale, dopo 187 km (tappa mossa, adatta ai finisseur o ai colpi di mano). La quarta tappa,187 km, vedrà il primo arrivo in salita, a Sestola con partenza da Piacenza. La quinta ridà la parola ai velocisti, da Modena a Cattolica. Sesta frazione molto insidiosa di 160 km, con 3.400 metri di dislivello che  porterà il protagonisti dalle Grotte di Frasassi ad Ascoli Piceno (San Giacomo), con due GPM nel mezzo e l’arrivo posto a quota 1090 m. La settima, la Notaresco-Termoli (178 km) è adatta ancora ai velocisti. L’ottava, la Foggia-Guardia Sanframondi (173 chilometri) con difficoltà altimetriche (3.400m di dislivello) con il GPM di Bocca della Selva a 53 km dal traguardo. Nona tappa, Castel di Sangro-Campo Felice, 158 km, con inedito arrivo in salita in Abruzzo, a Campo Felice; Decima, l’Aquila-Foligno,139 km, tappa con 3.400 m di dislivello, che prevede tre Gran Premi della Montagna prima dell’erta finale, adatta a fughe da lontano o colpi di mano nel finale che precede, martedì 18, la meritata giornata di riposo.

La seconda settimana si riparte, mercoledì 19, con la tappa  numero undici,162 km. da Perugia a Montalcino (Brunello di Montalcino Wine Stage) ,con spettacolo garantito. La prima parte è ondulata, mentre negli ultimi 70 chilometri , 35 saranno di Strade Bianche. L’ultimo arrivo a Montalcino, nel 2010, vide Cadel Evans aggiudicarsi la tappa in Maglia Iridata, in una giornata di pioggia e fango. La  dodici,Siena – Bagno di Romagna (Tappa Bartali) 216 km ,renderà omaggio a due uomini speciali che hanno reso grande il ciclismo: Gino Bartali e Alfredo Martini. La corsa toccherà, infatti, sia Ponte a Ema che Sesto Fiorentino per concludersi a Bagno di Romagna dopo 3 GPM e 3.700m di dislivello. La tappa tredici ,Ravenna-Verona,198 km, con previsto sprint finale,si corre nel  ricordo di Dante Alighieri, nel settecentesimo anniversario dalla morte. A Ravenna il Sommo Poeta è sepolto e  Verona ,dove trascorse parte della sua vita.   La quattordici di 205 km, da Cittadella a Monte Zoncolan, è  quella del temuto Zoncolan (si sale dal versante di Sutrio). L’unica volta che fu affrontato da quel versante risale al 2003 con la vittoria di Gilberto Simoni. La  quindici Grado –Gorizia, km 147 , è frazione adatta ai finisseur, in un circuito, da ripetere tre volte, che sconfinerà nella vicina Slovenia. La sedici,Sacile – Cortina d’Ampezzo, 212 km, chiuderà la seconda settimana. E’ il tappone più temuto, quello Dolomitico con il Passo Fedaia (Montagna Pantani), il Passo Pordoi (Cima Coppi) e Il Passo di Giau ,prima del traguardo nella città ,che ospiterà nel 2026 le Olimpiadi Invernali.

La terza settimana

Dopo il secondo giorno di riposo, si riparte con la diciassette,un’altra tappa di montagna,193 km, da Canazei a Sega di Ala (arrivo in salita inedito per il Giro). Da scalare, prima dell’ascesa finale, il Passo san Valentino.La diciotto ,km18^ da Rovereto a Stradella. Una frazione insidiosa con diversi strappi nel finale tra le colline dell’Oltrepò Pavese. Muoverà da Abbiategrasso, la tappa numero diciannove che terminerà sull’Alpe di Mera in Valsesia (arrivo inedito). Questa frazione con 3.700m di dislivello comprende anche l’ascesa del Mottarone e quella della Colma di Varallo.  La  venti Verbania- Valle Spluga-Alpe Motta , 164 km,è contrassegnata da 5 stellette di difficoltà e 4.800 m di dislivello che terminerà sull’Alpe di Motta nella Valle Spluga, in Valtellina. dopo aver scalato anche il Passo San Bernardino e il Passo dello Spluga, due salite che porteranno il gruppo oltre i duemila metri. Gran finale,  tappa ventuno,domenica 30 maggio, con una cronometro individuale di 29,4 km ,da Senago a Milano,Piazza   Duomo,con grande festa dello Sport.

La grande squadra RAI

Si prepara al grande evento anche la squadra RAI, che da qualche anno, fa le cose sempre più in grande, come si conviene ad una emittente di Stato, che deve servire sempre meglio gli appassionati di sport, in questo caso di ciclismo. Il servizio migliora anno dopo anno e bisogna prenderne doverosamente atto, allo stesso modo in cui veniva biasimata per la ristrettezza di un tempo.

Saranno, in totale 180 ore di trasmissione. La novità è il debutto al Giro di Giada Borgato, che oltre alla simpatia, arricchisce le telecronache anche con una brillante bellezza, la qual cosa non guasta mai. La Borgato sarà in prima fila , a fianco  del veterano e esperto Francesco Pancani, nella cronaca dell’arrivo. Stefano Rizzano sarà in sella alla sua moto nella descrizione di quanto avviene in gruppo, ciò che farà un esordiente di lusso,ma navigato telecronista, Davide Cassani, CT della Nazionale che, da un ‘altra moto, fornirà dati tecnici e svelerà le strategie delle squadre.
A dare il via alle cronache saranno,alle 14, Andrea De Luca e Marco Saligari

La mattina, il collegamento inizierà un’ora prima della partenza, dal “Villaggio”,a fianco della postazione per le punzonature dei partenti,con  Tommaso Mecarozzi e Gigi Sgarbozza,con collegamenti con Umberto Martini e Ettore Giovannelli. Novità sarà “Prima diretta” da studio con Antonello Orlando, che, tra l’altro,si gioverà della presenza del professore Fabio Genovesi, insostituibile supporto culturale ,per raccontarci storie e aneddoti, che riguarderanno i luoghi attraversati. Non solo scatti e contro scatti,ma anche arricchimento squisitamente culturale ,che come succede da qualche anno, arricchisce di molto il servizio RAI:

Il Processo alla tappa, con un pensiero e un grazie  a Sergio Zavoli,il segmento più atteso, sarà sempre nelle belle mani di Alessandra Di Stefano, con Stefano Garzelli e Daniele Bennato. La giornata ciclistica proseguirà con TGiro (Rai sport+HD) con Andrea De Luca e Marco Saligari , che, per chi non avesse potuto seguire la tappa in diretta, potrà aggiornarsi con 45′ di riassunto. Giro Notte sarà la  rubrica conclusiva e riassuntiva ,condotta da Antonello Orlando.

Speriamo di non aver dimenticato nessuno,in tal caso , chiediamo scusa e, al tempo stesso, non possiamo non elogiare , sin d’ora,la Rai che, pian piano, al di là delle frivolezze, ha capito quale sia la sua “missione”.

Il “Trofeo Senza Fine”,nel frattempo, è arrivato a Milano, dopo essere stato esposto nella Stazione di Porta Nuova a Torino,per 10 giorni. Attende ,nella Galleria Vittorio Emanuele,solo le braccia del vincitore del Giro d’Italia che lo sollevi al cielo di Milano, verso la Madonnina benedicente.

Un particolare conto alla rovescia,segnato dal Tissot Official Timekeeper, è già in funzione dal 30 aprile, tanto per la precisione, a scandir il tempo che ci porterà alla celebrazione del trionfatore, che riceverà la  Maglia Rosa , dopo l’avvincente cronometro, dal detentore Tao Seoghegan Hart.