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AUGURI ATALANTA! IL CLUB BERGAMASCO COMPIE OGGI 113 ANNI

La squadra nerazzurra  non è più una cenerentola, ma una grande del nostro calcio. Ed ora, i sogni, perché no, potrebbero presto  divenire realtà

113 anni e non sentirli 113 anni e non sentirli

AUGURI ATALANTA! IL CLUB BERGAMASCO COMPIE OGGI 113 ANNI

La squadra nerazzurra  non è più una cenerentola, ma una grande del nostro calcio. Ed ora, i sogni, perché no, potrebbero presto  divenire realtà

di Luigi Rubino

L’Atalanta, ormai  non è più la cenerentola del nostro calcio, ma una grande del massimo campionato.. Ci sembra quindi giusto omaggiare questo club che da capolista, proprio oggi, festeggia i 113 di storia. Era la sera del 17 ottobre 1907, quando nella Bergamo “alta, grazie ad un gruppo di studenti liceali, nacque la Dea, cha albo alla mano, risulta una delle società più antiche del calcio italiano; un anno addirittura più grande dell’altra squadra nerazzurra, cioè l’Internazionale di Milano.

Maglia speciale per la Dea
Maglia speciale per la Dea

Non tutti sanno che il colore iniziale della squadra bergamasca fu il bianconero, fino a quando nel 1920 la fusione con l’allora “Bergamasca Calcio” portò a sostituire il bianco con il blu, dando vita così alla mitica maglia nerazzurra indossata da sempre con spirito combattivo da tutti i protagonisti che hanno militato in questo club.

Bergamo, che non può dimenticare ancora le tantissime vittime del coronavirus, spera che oggi a Napoli, la squadra di Gasperini possa quindi fare un regalo non solo a se stessa, ma anche a tutta una città che l’ama profondamente, conservando magari, con una vittoria, il comando della classifica.

Nella sua lunga storia, l’Atalanta non ha vinto molto, ma la costruzione ex novo dello stadio, e un presidente entusiasta come Percassi fanno ben sperare  che nel campionato italiano sia nata veramente una nuova stella, capace di raggiungere i primi ed importanti traguardi della sua storia.

Il primo trofeo vinto dagli atalantini,o meglio orobici, è la Coppa Italia nella stagione 1962/63; una competizione nella quale la squadra nerazzurra ha sempre  ben figurato, sfiorando il bis nel 1987 contro il Napoli, nel 1996 contro la Fiorentina e nel 2019 contro la Lazio. Anche se retrocessa in B in molte occasioni, l’Atalanta non ha impiegato molto tempo a tornare in A, disputando anche diverse coppe europee, andando in semifinale in Coppe delle Coppe nel 1988, raggiungendo poi i quarti di Coppa Uefa nel 1991 e addirittura, lo scorso anno, i quarti di finale di Champions League.

Il compleanno del club sarà festeggiato in via ufficiale sabato 24 ottobre, in casa, nello nuovo “Gewiss Stadium” contro la Sampdoria. Peccato che però alla festa potranno partecipare un limitato numero di tifosi a causa delle misure ristrette per contenere il contagio da coronavirus. Allora, la squadra scenderà in campo indossando una maglia speciale con un patch; quello del 113simo anno di attività.

I ricordi atalantini, comunque, per chi ne volesse sapere di più, sono raccontati nel libro confezionato  recentemente dalla Gazzetta dello Sport” dal titolo “110 Anni di Dea”.” Il volume racconta tutta la storia del club, dagli albori ai giorni oggi, con particolare risalto alle ultime stagioni dei record; quella  delle reti realizzate, ben 93, in una singola stagione di serie A dopo 21 partite a 5 giornate dalla conclusione e 6 gol realizzati in 4 match , primato raggiunto lo scorso anno e che annovera l’Atalanta tra le prime cinque squadre dei campionati europei.

E poi tanto altro. La storia del club è raccontata  dalla nomina del suo primo presidente del club, Piero Carminati ( 1913- 1916) all’attuale Percassi, che acquistato il club dieci anni fa con entusiasmo e passione, non vuole certamente fermarsi. Ecco perché  la Dea ora sogna.