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Il coronavirus ferma anche lo sport

Rinviata anche Inter-Sampdoria

Il presidente Piero Domenico Biondino Il presidente Piero Domenico Biondino

Il coronavirus ferma anche lo sport

Rinviata Inter-Sampdoria

Giovanni Labanca

Questo maledetto virus non ha guardato in faccia a nessuno. E’ nato e si è sviluppato in Cina, dove conta migliaia di innocenti. Tutto il mondo scientifico sta cercando di capire la sua evoluzione per carpirne i segreti e preparare il vaccino che lo annienti. Il mondo intero è mobilitato in questa lotta che, finora sembra impari e desta, giorno dopo giorno desta preoccupazioni in tutti i paesi.

Tifosi dell'Inter Club Corigliano calabro
     Tifosi dell’Inter Club Corigliano calabro

L’Italia, che sembrava essere indenne da questa sciagura è stata, invece, colpita in modo subdolo, creando scompiglio, per ora sembrerebbe solo al nord, dove a Codogno, vicino Lodi, ha stabilito la sua sede ufficiale. Quarantena subito per la cittadina padana, ma precauzioni in Veneto e Lombardia, proprio di domenica, giornata dedicata allo sport, al calcio in particolare. Tante le raccomandazioni, tanti i problemi per le fabbriche chiuse e le scuole deserte, spettacoli annullati. Alla Scala è stato cancellato “Il Trovatore di Verdi” mezzora prima dell’alzata del sipario, cosa strana. E’ emergenza. La gente ne ha preso coscienza e sta ben attenta a seguire le indicazioni dei medici. Pazienza. Vuol dire che il mondo non è ancora protetto a dovere e che tanti modi di vivere generano questi virus, che non nascono per compiacimento personale.

Il mondo del calcio, dicevamo, è stato quello più immediatamente colpito, con gravi disagi per tanti tifosi. Sospesa la sfida di San Siro come Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Torino-Parma, insomma tutte le partite giocate al nord.

Il banchetto allestito dai tifosi in un'area di sosta
Il banchetto allestito dai tifosi in un’area di sosta

Per Quanto riguarda Inter-Sampdoria, citiamo solo un esempio per tutti. L’inter Club “Corigliano Calabro”, Cosenza, come suole ogni domenica, con un pullman granturismo, era in viaggio nella notte verso Milano ed aveva fatto già parecchia strada, quando è stato raggiunto dalla ferale notizia della sospensione a data da destinarsi, della partita del Meazza. Quanta rabbia, soprattutto per tanti bambini, oltre che per gli adulti. Brutto colpo, ma niente disperazione e ferma determinazione nell’eseguire gli ordini delle Istituzioni. Una soluzione si trova sempre e si è trovata nella fermata ad un autogrill, nel cui piazzale i tifosi di Corigliano hanno allestito un bel banchetto per mangiare tutto il ben di Dio che si erano portati dalla cara Calabria. Non vi facciamo l’elenco, altrimenti ci ingrassiamo solo al pensiero. Il presidente Piero Domenico Biondino ci ha comunicato quanto segue: “Ci hanno fermato solo le Istituzioni, mentre eravamo già in viaggio, perchè noi vogliamo arrivare all’alba a Milano e dedicare la giornata alla visita della città. E’ stato un brutto colpo, ma è andata bene lo stesso. E’ stata comunque una grande serata di fratellanza nerazzurra. Mi piange il cuore per quei bambini e quelle persone che sognavano di vedere San Siro per la prima volta. Sono addolorato, nostro malgrado, ma ben volentieri abbiamo deciso di far ritorno a casa, perché la salute è da mettere sempre al primo posto, con la speranza che tutta questa incresciosa e pericolosa situazione venga risolta e che presto potremo tornare a San Siro a ritrovare gli amici di tante partite, con cui tifare Inter”.

Molto saggi questi ragazzi, guidati da un presidente coraggioso ed intelligente, deciso con tutti i mezzi a  difendere i suoi numerosi associati. Stadio5 ha ritenuto opportuno dare voce, anche per tutti glia altri club, a questo grande sodalizio nerazzurro della Calabria in segno di fratellanza e di incoraggiamento. Domai, cari amici calabresi, è un altro giorno.