L’Inter deve attaccare, sempre
Contro il Cagliari non si cambia atteggiamento
L’insidia del Cagliari è quella di trovare nuovamente una squadra forte che sta facendo benissimo, come testimonia la rosa dei sardi e la qualità di un allenatore come Maran.
La nostra idea è sempre quella di attaccare, anche dopo aver sbloccato la partita. Se non avessimo avuto questa idea, ad esempio, non avremmo subito gol contro la Fiorentina. Vogliamo sempre cercare di ottenere il massimo, segnando un altro gol per assicurarci la vittoria. Ecco perché non riusciamo a gestire il vantaggio.
Per quanto riguarda il mercato, se arriva qualcuno, significa che sostituirà altri giocatori che sono andati via. Per me serve sempre equilibrio. Ad esempio, Lazaro è andato via in prestito ed è arrivato Moses. Abbiamo deciso di puntare su un giocatore come Young proprio perché vogliamo un calciatore di esperienza. Se entreranno dei soldi con dei calciatori in uscita, penso che saranno reinvestiti. Stiamo cercando di rinforzarci, ma il direttore è stato molto chiaro: a un’entrata deve corrispondere un’uscita, con i piedi ben piantati per terra. Moses non giocava, Young non giocava, quindi ci vorrà tempo per rimetterli a posto.
Inter-Cagliari è una partita da attenzione, si. Il fatto che noi siamo arrivati nel giro di sei mesi a considerare negativo un pareggio contro il Lecce, significa che la credibilità dell’Inter sia cresciuta tanto. In passato un pareggio in trasferta non sarebbe stato considerato un passo falso. Quindi dobbiamo accettare questo pareggio nella giusta maniera. Noi stiamo facendo un percorso, dobbiamo rimanere molto concentrati, anche i nostri tifosi non devono lasciarsi andare a scoramenti particolari. Abbiamo perso una sola partita, contro la Juventus, non perdiamo di vista la realtà. Stiamo sereni.
Non ha l’esperienza sufficiente. Non ci sono gli elementi che ti consentono di portare a casa la vittoria quando spingi sull’acceleratore. Ecco perché l’Inter non ha la qualità sufficiente per portare a casa la partita.
Per ovviare a questo abbiamo preso Young dallo United per sopperire all’infortunio di Asamoah, poi abbiamo preso Moses in prestito, ma abbiamo anche ceduto Lazaro. Io vedo anche le uscite, non solo le entrate. Bisogna cercare di rinforzare determinati reparti, non so se ci riusciremo con questa strategia che stiamo attuando, prendendo giocatori molto esperti. Ma qui sembra che stiamo comprando metà Real Madrid, con tutto il rispetto…
Non cambierò l’assetto tattico. Tu cambieresti qualcosa che sta andando bene? Stiamo ottenendo buoni risultati, proveremo a migliorare lavorando sui dettagli, ma quando le cose vanno bene non bisogna cambiare.
Contro il Cagliari siamo in una situazione di emergenza, abbiamo i giocatori contati. Candreva è squalificato, Lazaro è andato via: bisognerà prendere delle decisioni affrettate. Dobbiamo guardare a noi stessi, alla nostra crescita, non agli altri. Pensiamo a noi, a quello che stiamo facendo, cercando di migliorare, continuando con questo entusiasmo. Vecino non è a disposizione, non è convocato. Noi dobbiamo dare il 100% in ogni partita, ma non possiamo pensare di andare al massimo per tutta la stagione. Quindi può capitare di subire qualche pareggio.